Le strategie vincenti

Nei vincoli imposti ci si spenge ed esserne talmente succubui da non saperli nemmeno riconoscere è condizione comune. Stagliano immagini allettanti su cartelloni che si imprimono nella mente e sollevano istinti che fanno comodo solo ad alcuni, ai più potenti, assopendo tutto ciò che di umano può nascere e crescere, compreso il sentimento che pochissimi ancora sanno riconoscere, distinguere, vivere.
Si plasmano esistenze anestetizzate all’emozione vera, quella che fa sentire i corpi vivi e le menti capaci di ragionare.
E tutti come caricati su treni che portano al nulla, comprano il biglietto, salgono con il sorriso gonfio di botulino e si fanno merce.
Imparano l’attenzione alle strategie che manovrano coscienze, perchè è in questo che alberga il potere: nelle strategie.
E si adeguano e manipolano, ormai senza saperne più fare a meno, se stessi e chi gli capita a tiro; l’obiettivo è riuscire a gestire.
Imparano che cosa è meglio mostrare e che cosa è meglio tacere, nascondere o rendere ambiguo, se proprio non si può fare in modo che scompaia del tutto.
E così si diventa solo quello che si intende mostrare e ci si trasforma in tabelloni che contribuiscono alla manipolazione delle coscienze, ci si fa complici ignari, finchè il corpo lo consente, finchè l’umano non reclama il diritto di esserci, di mostrarsi per lo sfaldarsi che sa mettere in atto il tempo.
E poi si crolla, ci si tira la pelle, ma inutilmente, ci si fa di pillole, ma inutilmente, ci si violenta con trattamenti che tagliano, stirano, deformano, gonfiano… ma inutilmente.
E la vita passa e nulla rimane, nemmeno il ricordo di un sentimento reale, vero, di quelli che sanno far tremare i polsi e che sanno far sentire vivi.
Il lavoro come fine ultimo, il prestigio, la carriera, la necesità del riconoscimento, la smania di esserci, ovunque, in primo piano, come dei tabelloni esposti a cercare di fare la differenza, a cercare di essere l’esempio da seguire.E intanto, comunque, morire ogni giorno, dimenticandosi di aver avuto pochissimo tempo per vivere e avendolo sprecato tutto, o buona parte, dopo i primi vagiti.

Le strategie vincenti